Un sistema domotico gestisce molti impianti contemporaneamente: climatizzazione, gas, luce, acqua, televisioni, telefono, sistemi di sicurezza e molto altro ancora.
Sempre più spesso si sente parlare di ristrutturazioni domestiche, o nuove costruzioni, che prevedono l’installazione di un impianto domotico. Questi modernissimi impianti di Home and Building Automation (HBA) si differenziano da quelli elettrici tradizionali per innovazione, sicurezza e soprattutto per tutti i vantaggi che effettivamente garantiscono non solo a un ambiente di lavoro, ma anche nella tranquillità della propria abitazione.
L’impianto domotico è un sistema complesso che gestisce i vari impianti di un’abitazione attraverso un software che si installa su PC, laptop, tablet o smartphone. Il suo obiettivo è quello di organizzare, programmare e amministrare le varie utenze al fine di migliorare la qualità della vita degli inquilini, e fornire un monitoraggio costante dei sistemi per valutarne uso e consumi.
Un sistema domotico gestisce molti impianti contemporaneamente: climatizzazione, gas, luce, acqua, televisioni, fibra ottica, telefono, sistemi di sicurezza, videosorveglianza, antincendio e molto, molto altro ancora. Il tutto, viene effettuato attraverso l’utilizzo di una singola centralina, che comunica costantemente con i sistemi informatici domestici. In questo modo è possibile attivare o disattivare gli impianti anche quando ci si trova lontani da casa, o magari attraverso l’interazione di un gesto o di un comando vocale.
Impianto domotico: differenza di prezzo rispetto al tradizionale
Si potrebbe pensare che un impianto domotico costi molto più della sua controparte standard, per via tutti i suoi vantaggi. La verità è che i prezzi degli impianti domotici si aggirano attorno al 10-20% in più rispetto agli impianti elettrici tradizionali. Per fare un esempio, in un appartamento di 70mq con impianto domotico di base, la spesa si aggira attorno ai 7.000€, di cui circa l’80% riguarda il rifacimento del sistema elettrico. Naturalmente, i costi effettivi variano in base a molti fattori, tra cui il numero di impianti e apparecchiature che ne fanno uso, le dimensioni della casa, il numero di locali e la complessità delle funzioni tecnologiche che si vogliono implementare. Va inoltre ricordato che l’impianto domotico migliora sensibilmente i consumi dell’abitazione, riducendo l’impatto delle bollette sul bilancio di famiglia.
Differenze con l’impianto elettrico tradizionale
La differenza tra un impianto domotico e un impianto elettrico tradizionale sta soprattutto nella separazione tra la linea di comando e le linee di attuazione. Se nell’impianto tradizionale comando e attuazione sono concentrati nell’interruttore, l’impianto domotico consente invece una serie di sfumature di operatività che vanno oltre al semplice “acceso” o “spento”.
L’impianto domotico fa sì che le informazioni vengano elaborate da dei sensori che le parametrizzino, regolandole automaticamente sulle necessità dell’inquilino. Un esempio pratico è la temperatura: la casa domotica programmata per mantenere una temperatura costante di 19° attiverà automaticamente i sistemi di climatizzazioni adeguati, permettendo a chi vi abita di trovare un clima piacevole quando rientra casa.
Semplificando al massimo, l’impianto elettrico tradizionale fornisce elettricità a tutti gli strumenti della casa in maniera individuale e autonoma, facendo sì che ogni interruttore ed ogni elettrodomestico possano essere manovrati sul posto da un intervento umano. La domotica, invece, è un sistema altamente tecnologico che unisce tutte le utenze della casa, permettendo al padrone di governarle anche a distanza, con una facilità di utilizzo che le fa sembrare autonome o, per meglio dire, “intelligenti”.
Erroneamente si pensa che un impianto domotico possa sostituire completamente un impianto elettrico standard: la verità si tratta di un impianto differente che si aggiunge a tutti gli altri, e può essere installato per migliorare le prestazioni generali.